Ogni anno il 4 luglio, a New York, il punto di ritrovo finisce per essere sempre lo stesso: le rive dell’East River. Nonostante la città offra decine di parchi, terrazze panoramiche e spiagge nei dintorni, quando arriva il Giorno dell’Indipendenza milioni di persone convergono verso il tratto d’acqua che separa Manhattan da Brooklyn e Queens. È lì che si svolge il più grande evento pubblico della giornata, lo spettacolo pirotecnico organizzato da Macy’s, che dal 1976 illumina il cielo della città.
L’Independence Day, a New York, è una festa più domestica che cittadina. La giornata inizia spesso lontano dal centro: chi può lascia la città per raggiungere le spiagge di Long Island o Fire Island, dove barbecue e picnic sostituiscono il rumore del traffico. In città, invece, la maggior parte dei negozi, uffici e scuole resta chiusa, e anche l’industria del turismo si concentra sulle poche attrazioni rimaste aperte, dagli osservatori panoramici ai musei. L’appuntamento vero, però, arriva solo in serata.
La tradizione dei fuochi d’artificio il 4 luglio è antica negli Stati Uniti, ma piuttosto recente per quel che riguarda New York. I primi festeggiamenti dell’Independence Day, nel 1777, includevano fuochi e colpi di cannone, ma lo spettacolo moderno della Macy’s è nato durante il bicentenario americano del 1976, come modo per celebrare in grande stile il compleanno della nazione. Da allora, lo show si è ampliato fino a includere 48.000 fuochi che esplodono in circa 25 minuti, attirando un pubblico che raggiunge ogni anno circa tre milioni di persone.
Lungo il fiume, i quartieri di Downtown Manhattan, DUMBO e Brooklyn Heights offrono spazi relativamente ampi dove accogliere le migliaia di spettatori che ogni anno si preparano fin dalla tarda mattinata per ottenere una buona visuale. La scelta dell’East River, che ha sostituito negli anni passati altre location come l’Hudson, permette infatti una visione più ampia e coinvolge quartieri diversi, da Lower Manhattan a Brooklyn. Ma per chi non vuole accalcarsi lungo le rive del fiume, le alternative non mancano: dalle crociere che navigano sull’East River, offrendo cene e musica dal vivo, ai rooftop privati e agli osservatori panoramici che ospitano feste con vista privilegiata sullo spettacolo.
Al di là del grande evento serale, il 4 luglio resta una giornata che alterna momenti di intimità e partecipazione collettiva. È un giorno che i newyorkesi vivono con ritmi più lenti, approfittando della pausa estiva per ritrovarsi con amici e familiari, e che solo in serata si trasforma in una celebrazione pubblica e rumorosa. Un momento in cui la città, solitamente frammentata in mille interessi e quartieri, si ritrova idealmente tutta insieme a guardare nella stessa direzione.
In questo senso, il richiamo dell’East River va oltre la geografia: è uno spazio che, per una notte all’anno, mette d’accordo una città dove il consenso collettivo è un fenomeno piuttosto raro. Ed è forse questo, più dei fuochi in sé, il vero motivo per cui il 4 luglio a New York finisce sempre da quelle parti.