Una mostra per raccontare sessant’anni di musica e cultura pop

All’interno di uno spazio sotterraneo a Chelsea, tra fotografie rare, copertine storiche e installazioni immersive, la rivista Rolling Stone ripercorre decenni di rock, icone e trasformazioni sociali

Nascosta sotto il Chelsea Market, una delle aree più visitate e fotografate di New York, una vecchia centrale termica di inizio Novecento è stata trasformata in una mostra dedicata alla storia del rock e della cultura pop. Amplified, questo il titolo della mostra, è frutto della collaborazione tra la redazione di Rolling Stone e ARTECHOUSE. L’esposizione sarà visitabile dal 15 maggio al 1° settembre 2025 e propone un approccio più sensoriale e cinematografico al racconto musicale del secondo Novecento.

Nella mostra si trovano oltre mille fotografie rare e materiali d’archivio che documentano sessant’anni di musica, copertine iconiche della rivista e poster che hanno segnato l’estetica di intere generazioni. In aggiunta, più di duecento video offrono uno sguardo dietro le quinte sulla vita di circa trecento artisti noti, non solo durante i concerti, ma anche nei momenti più ordinari e umani. La narrazione segue un filo cronologico e visivo che unisce oggetti fisici a proiezioni in altissima definizione, cercando di ricostruire la dimensione collettiva che ha reso la musica popolare uno specchio del tempo.

Rolling Stone, fondata nel 1967 a San Francisco, ha giocato un ruolo centrale nel plasmare l’immaginario musicale e politico degli Stati Uniti. La mostra non celebra soltanto le grandi star della musica, ma anche l’estetica editoriale e visiva che ha reso la rivista un punto di riferimento nella controcultura americana. Le 1.300 copertine esposte tracciano infatti una storia parallela: quella del giornalismo musicale e del suo rapporto con la società statunitense, dai giorni del Vietnam fino ai meme digitali.

L’elemento distintivo di Amplified è il coinvolgimento tecnologico. Grazie alle soluzioni immersive sviluppate da ARTECHOUSE, i visitatori si trovano all’interno di ambienti proiettati a 270 gradi, con una qualità visiva che raggiunge i 18K. La colonna sonora, composta e narrata da Kevin Bacon, accompagna l’intera visita come un lungo racconto per immagini e suoni. Secondo i commenti di chi ha già visitato esposizioni simili nello stesso spazio, si tratta di un’esperienza “diversa” e “futuristica”. I biglietti sono disponibili online.

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