Per chi ha fallito con cactus, pothos o ficus, e conserva un vago senso di colpa sul balcone, arriva a New York un’occasione inaspettata per rimediare. Sabato 19 aprile, in occasione dell’Earth Day, si terrà Root in Peace, un funerale collettivo per piante d’appartamento defunte. L’iniziativa, tra ironia e sensibilizzazione ambientale, nasce dall’idea di Dohyun Lee, organizzatore e artista, con l’intento di creare un momento di riflessione sul nostro rapporto con il verde domestico.
L’evento si svolgerà dalle 12 alle 18, in una location che verrà comunicata ai partecipanti solo dopo la registrazione, tramite Instagram o Partiful. L’ingresso è a offerta libera, e i partecipanti sono invitati a portare con sé le proprie piante morte e, volendo, un breve elogio funebre. Nonostante l’impostazione cerimoniale, l’atmosfera sarà più simile a una festa che a un commiato: ci saranno musica dal vivo con il DJ Youngjin Lim, caffè offerto dal barista Andrew Calderon e un set fotografico curato da Kyo Nam per immortalare il momento.
«I newyorkesi adorano le piante da interno, ma molti di noi — io compreso — non sempre le trattano con la stessa empatia e cura che riserviamo agli animali domestici», ha spiegato Lee al sito Secret NYC. «Con questo evento spero di incoraggiare le persone a prendersi cura della prossima pianta con vero amore, nella speranza che questo sia l’ultimo funerale vegetale che la città debba ospitare».
La proposta, a metà tra performance artistica e happening comunitario, ha già attirato l’attenzione di molti residenti, soprattutto tra chi negli ultimi anni si è avvicinato alla cura delle piante come forma di benessere personale. Durante la pandemia, infatti, il mercato delle piante da appartamento aveva visto un’impennata, con molti newyorkesi che avevano trasformato salotti e cucine in serre improvvisate. Ma il boom non sempre è stato accompagnato da una reale conoscenza o impegno nella cura.
Root in Peace si inserisce nel calendario di iniziative organizzate a New York per la Giornata della Terra, che includono anche la Car-Free Earth Day, con ampie aree dei cinque distretti chiuse al traffico per promuovere la mobilità sostenibile. Per chi volesse continuare a esplorare il verde cittadino — questa volta, possibilmente vivo — ci sono numerosi giardini segreti sparsi in tutta la città, spesso poco noti anche ai residenti.