Una guerra tra gang durata sei mesi ha trasformato le strade di East Harlem in un campo di battaglia. Secondo le autorità, metà delle sparatorie registrate in un solo distretto di polizia della zona sono riconducibili al conflitto tra due gruppi rivali, i Wuski e LA World. Le violenze hanno avuto luogo in cortili, parchi giochi, edifici residenziali e strade affollate, spesso in pieno giorno. La Procura distrettuale di Manhattan ha formalizzato martedì due atti d’accusa nei confronti di 16 membri delle due gang.
Le accuse includono tentato omicidio, concorso in tentato omicidio con premeditazione e possesso illegale di armi da fuoco. Tredici dei sedici imputati avevano meno di 18 anni al momento dei fatti contestati. Il procuratore Alvin Bragg ha definito le accuse «gravi» e ha espresso preoccupazione per l’età degli indagati: «È sconfortante per me dover presentare accuse così serie contro imputati così giovani».
Le indagini hanno ricostruito una dinamica violenta e sistematica, iniziata il 22 marzo 2024, quando Xavier Roberts, 16 anni, membro di LA World, ha sparato quattro colpi contro affiliati dei Wuski sulla Second Avenue. Poco dopo, lui e altri membri hanno commentato l’episodio con emoji di cuori e risate in una chat di gruppo. Quella stessa notte, Roberts ha sparato di nuovo, colpendo un’altra persona all’angolo tra East 125th Street e Lexington Avenue.
Due giorni dopo, un messaggio inviato da Roberts alla chat segnalava che i rivali erano «equipaggiati e raggruppati da Moon Rock». Trenta minuti più tardi, Harry Mendoza, 25 anni, e Ashley Ballard, 16, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco. Nessuno degli imputati citati negli atti d’accusa è stato formalmente accusato degli omicidi, ma secondo la procura l’episodio ha segnato un’escalation nelle ostilità tra le due fazioni.
La guerra tra gang ha avuto come epicentro alcune aree di edilizia popolare: i Johnson Houses, considerati territorio dei Wuski, e i Lehman e AK Houses, roccaforti di LA World. Il primo aprile, tre membri dei Wuski hanno rimosso una corona floreale da un memoriale per Mendoza. Una settimana dopo, uno degli imputati ha inviato un messaggio vocale dicendo: «Voglio che ogni membro dei Lehman muoia».
Secondo la polizia, a rendere possibile l’indagine è stato il gang database, una banca dati che contiene i nomi di oltre 13.000 persone affiliate a più di 500 gruppi criminali attivi a New York. La commissaria Jessica Tisch ha difeso l’utilizzo di questo strumento, sottolineando che «ha permesso agli investigatori di comprendere le dinamiche interne alle gang e le rivalità». Ha aggiunto che durante le indagini sono emersi contenuti postati dai membri delle gang sui social media, tra cui screenshot dell’app Citizen in cui venivano documentate le stesse sparatorie.
Il database è al centro di un acceso dibattito politico. Almeno 25 membri del Consiglio comunale di New York sostengono una proposta di legge per eliminarlo, sostenendo che la raccolta delle informazioni avvenga senza notifica o possibilità di ricorso, e che le persone schedate siano in maggioranza nere o latine. Per la polizia, tuttavia, rinunciare a questo strumento equivarrebbe a compromettere la sicurezza pubblica.