Un bambino di 4 anni è morto in un rifugio per senzatetto

Dalle prime indagini è emerso si trovasse accanto ad una sostanza che potrebbe essere fentanyl, ma per adesso non si hanno certezze sulla causa del decesso

Un bambino di 4 anni è morto martedì mattina in un rifugio per senzatetto a Brooklyn, New York. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, il bambino è stato trovato privo di sensi vicino a una sostanza sospetta, che potrebbe essere fentanyl. I paramedici hanno tentato di rianimarlo somministrandogli il Narcan, un farmaco utilizzato per contrastare le overdose da oppioidi, ma il bambino è stato trasportato in ospedale in condizioni critiche ed è morto poco dopo. La polizia sta ancora indagando sulle cause del decesso e non ha effettuato arresti.

L’episodio è avvenuto in una struttura gestita dall’organizzazione Win, che offre alloggi temporanei alle famiglie in difficoltà. Una portavoce ha dichiarato che il gruppo è «devastato dalla tragica morte di questo bambino innocente» e che sta collaborando con le autorità per chiarire quanto accaduto. Il medico legale di New York non ha ancora diffuso informazioni ufficiali sulle cause della morte e il nome del bambino non è stato reso pubblico.

Nel rifugio vivono centinaia di persone, molte delle quali non erano a conoscenza della tragedia fino a quando non hanno visto la polizia intervenire o hanno letto la notizia sui giornali. «Ho pianto stamattina per quel bambino» ha detto Debbie Ann Duns, che vive nella struttura con i suoi figli. Un’altra residente, Jay Lopez, ha raccontato di aver notato solo un’auto della polizia in mattinata, ma di aver trovato l’intero rifugio circondato da agenti al suo ritorno nel pomeriggio.

Negli ultimi mesi a New York ci sono stati diversi casi di bambini esposti a droghe. Solo un giorno prima, Grei Mendez, la proprietaria di un asilo nido nel Bronx, è stata condannata a 45 anni di carcere per la morte di un bambino di un anno causata dal fentanyl. L’anno scorso, un neonato di quattro mesi è morto nella stessa area per un’intossicazione acuta da cocaina.

Alcuni residenti del rifugio sostengono di non aver mai visto segni di consumo di droghe all’interno della struttura, mentre altri dicono di aver notato comportamenti sospetti. «Alcune persone sembrano essere sotto effetto di sostanze» ha detto Duns, mentre un’altra residente ha riferito di aver visto la polizia arrestare persone all’interno del rifugio in più occasioni.

La sicurezza all’interno della struttura è ora al centro del dibattito. Alcuni ospiti lamentano la scarsa attenzione delle guardie private incaricate di vigilare sul rifugio. «Se avessero prestato più attenzione, questo non sarebbe successo» ha detto Jajaira Morales, che vive lì da tre anni. Le indagini della polizia sono ancora in corso per stabilire con certezza se la morte del bambino sia stata causata dall’esposizione alla droga.

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