Connessioni Pericolose, il nuovo saggio di Barbara Benedettelli sul capitalismo digitale

Barbara Benedettelli torna in libreria con Connessioni Pericolose, un saggio che analizza l’impatto del capitalismo digitale sulle nostre vite, a partire da un concetto chiave: l’attenzione. In questo nuovo lavoro, l’autrice si concentra su come le piattaforme online raccolgano e utilizzino i dati personali degli utenti, trasformandoli in materia prima attraverso algoritmi che alimentano la produzione di profitti. L’uscita del volume arriva in un momento storico in cui la tecnologia avanza a velocità supersonica e ci costringe a rivalutare, con urgenza, le conseguenze di questa evoluzione.

Nel libro, Benedettelli riflette su quella che definisce «tecno-demia», un fenomeno che, secondo l’autrice, «investe il popolo ancora incapace di proteggersi», esponendolo senza troppi filtri a un ambiente in cui l’attenzione – e dunque il tempo degli utenti – diventa la merce più preziosa. Un processo che coinvolge tutti, specialmente i giovani, a cui viene proposto un universo digitale in rapida crescita, spesso senza gli strumenti necessari per viverlo con consapevolezza.

Il Covid-19 e i conseguenti lockdown hanno accelerato il fenomeno, dando alle Big Tech un terreno fertile. Secondo Benedettelli, la pandemia ha infatti permesso di «sperimentare» su milioni di persone costrette a trascorrere intere giornate online, compresi i più piccoli, che si sono ritrovati a trascorrere un periodo cruciale della loro crescita in una condizione di «ritiro sociale oggettivo». Un contesto in cui la scuola e la famiglia hanno dovuto cedere spazio alle piattaforme digitali, divenute le nuove grandi agenzie di socializzazione.

«La ricerca dell’attenzione degli utenti per monetizzare gli annunci è guidata dagli algoritmi», scrive l’autrice, evidenziando come questi ultimi creino per ciascun individuo un flusso di contenuti personalizzati, che finisce per rafforzare convinzioni e pregiudizi all’interno di vere e proprie «bolle di filtro». Il risultato è un dibattito sempre più polarizzato, in cui l’offerta di prodotti – ma anche di idee e di stili di vita – si modella su misura del singolo utente.

Benedettelli richiama l’attenzione sulle conseguenze a lungo termine: l’economia dell’attenzione rischia di sostituire quella di mercato tradizionale, spingendoci a restare connessi il più a lungo possibile e rendendoci inconsapevoli protagonisti di una costante estrazione di dati. Nel libro, l’autrice si interroga sulle responsabilità delle piattaforme e sulla necessità di trovare un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti, soprattutto per le nuove generazioni.

Attraverso un linguaggio diretto e numerosi esempi, Connessioni Pericolose mette in guardia dai rischi di un sistema che capitalizza sul nostro tempo, mostrando quanto la facilità d’uso dei servizi digitali possa celare un sofisticato meccanismo di controllo. Benedettelli affronta domande concrete: «Come accade tutto questo? E soprattutto, come uscirne?».

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